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News varie sul fronte Pall.Trieste


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El bon Raffaele Baldini comincia ad abbozzar un possibile futuro della pallacanestro ts nel prossimo campionato...(da Basketnet.it)

<B>Vacanze per molti…ma non per tutti</B>

<br>Ancora addolciti dal miele sceso a vagonate per la stagione appena trascorsa in casa Pallacanestro Trieste, con i complimenti degli addetti al lavori, dei tifosi e dei media, proviamo ad evitare un prematuro diabete cominciando a stuzzicare argomentazioni meno diplomatiche, quelle che possono riguardare i programmi per la stagione 2006/07.

<br>Lo so, lo so, essere tacciato di prematuro interessamento è quasi scontato, meno per chi ha vissuto gli ultimi 10 anni almeno di basket triestino. Infatti, la normale prassi seguita dalle gestioni precedenti era allineata con usi e costumi in uso nel meraviglioso golfo di Trieste: sdraiati sotto il solleone per buona parte d’inizio estate (aspettando i famosi saldi di pre-campionato), qualche acquisto a tener buona la piazza dando argomentazioni sotto l’ombrellone e via, tour de force programmatico alla vigilia del Grado basket.

<br>Ribadiamo fino alla nausea che un grande risultato abbisogna di una preparazione a monte certosina, non lasciando nulla al caso, anticipando le mosse altrui; <B>un’altra bella scommessa sarebbe quella di mettere in chiaro da subito obiettivi, abbinando propositi a chiare indicazioni di budget. </B>

<br><br>

<br><B>Le radici, questione di soldi….</B>

<br>Ecco la parola che in assoluto provoca la più persistente allergia nella Trieste che conta: i soldi.

<br>Posto che questa società ha potuto con discreta libertà d’azione agire per costruire una squadra vincente in serie B2, posto che la stessa società ha filosofeggiato sulla giustissima preminenza di un equilibrata scalata alla serie A con scelte oculate e dispendio di finanze controllato, adesso che il gioco si fa duro…i duri sono disposti a giocare?

<br>Brutta razza quella dei giornalisti, sempre a fare gli avvocati del diavolo, ma in questo caso una sinistra cronologica sequenza di dichiarazioni lancia un timido campanello d’allarme:

<br>nella festosa promozione in serie B d’Eccellenza, <B>il Presidente Dipiazza lancia a chiare lettere l’operazione serie A, garantendo entro pochissimi anni il ritorno di una grande piazza come Trieste. </B>

<br>Durante l’attuale stagione, pur allestendo un roster competitivo, causa infortuni viene a mancare una solidità per garantirsi un quanto mai utile quarto posto; la società, di concerto con il coach, decide che è inutile spendere soldi a quelli già spesi a inizio anno.

<br>Tonnellotto regala intanto pagine non proprio edificanti di purezza gestionale nella Triestina, e nella manovra di salvataggio subentra proprio l’Acegas Aps con delle risorse a dare man forte ai Fantinel; curiosamente da qualche giorno si vocifera di un ridimensionamento per la prossima stagione cestistica del budget…

<br>Allarmismi inutili? Senz’altro, è che i tifosi patiscono ancora questa fastidiosa eco della parola “ridimensionamento del budget” pronunciata dai vari Cosolini, Ghiacci…..in tempi non remoti, <B>urge quindi da subito porre parole e numeri con chiarezza utile a evitare fraintendimenti. </B>

<br><br><B>Il coach</B>

<br>Se facessimo un mero discorso di numeri, <B>coach Furio Steffè</B> merita non solo la riconferma ma anche un assegno in bianco per il prossimo contratto.

<br>La stagione “ad alta tensione” era sicuramente quella dello scorso anno, obbligo di vincere come profeta in patria….vitaccia! Alla fine arriva una meritata promozione grazie anche alla capacità di arrivare ben allenati e pronti fisicamente al momento che contava.

<br>Quest’anno doveva essere un banco di prova più qualitativo che quantitativo, missione compiuta e play off da quinti; naturalmente qualche piccola provocazione ce la consentirà alla luce della probabile riconferma: l’utilizzo “ponderato” dei giovani, soprattutto Batich e un Crotta divenuto oggetto misterioso e un atteggiamento un po’ “catenacciaro” ( o pretattico??) contro le “grandi”.

<br>Passi per la storica vittoria a Pesaro (anche se priva di Myers e Podestà), il resto non è stato proprio quello che si può chiamare un ruolino spavaldo, pur assicurando grinta e abnegazione da parte di tutti ad ogni uscita.

<br>In linea di massima quello che maggiormente depone a suo favore, è il vero scopo per cui è preposto un allenatore: la crescita di ogni singolo giocatore sotto la sua guida; bene, tralasciando uomini dal background e dall’impostazione cestistica consolidata come Corvo, Barbieri e Laezza, i vari Iannilli, Muzio, Moruzzi, Ciampi hanno elevato, ed anche esponenzialmente la loro qualità di basket, il solo caso dello schizofrenico rendimento del biondo Mariani lascia qualche dubbio; toccato l’apice positivo nel finale di stagione scorso, ha poi conosciuto degli alti e bassi continui, dettati certo da un minutaggio non semplice per un ragazzo così giovane.

<br>Di certo l’occasione di essere forse l’unico triestino profeta in patria è ghiotta e intrigante, merita provarci!

<br><br>Fine prima parte

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basketnet.it 11.05.2006. 00:10

Pallacanestro Trieste 2004: parte l’operazione 2006/07 – seconda parte

Presidente Dipiazza, quali programmi?

Il più arduo dei compiti, dopo una stagione positiva e un gruppo così ben amalgamato, risulta veramente difficile dover apportare cambiamenti, ma sembrano decisamente necessari; necessari sia in funzione dell’obiettivo dichiarato della Legadue, sia nel caso, ahimè, di un ridimensionamento negli esborsi finanziari e quindi di un roster più modesto, con conseguente “low profile”.

La programmazione: immediata o a lungo termine (tre anni)?

Gran bel dilemma quello di dover preferire la programmazione a breve termine, acquistando giocatori esperti a garanzia del risultato, o una a lungo termine, rifondando con giovani prospetti e con la possibilità di trarne beneficio tecnico e finanziario in seguito.

Primo indicatore a prescindere dalla scelta è quello che fa riferimento al solito, noioso, discorso del budget, ma forse non del tutto; infatti, logica vuole che a seconda della qualità e del tipo di mercato che accompagna l’arrivo di un giocatore, sia esso giovane o “navigato”, porta al conseguente maggior o minor esborso di finanze da parte della società.

Un punto sembra essere acclarato: le visioni in tal senso fra operatori di mercato in casa Acegas e coach sono divergenti, pur nel rispetto delle idee altrui; Furio Steffè non ha mai nascosto di esser intrigato maggiormente dal aver nella rosa futura di giocatori massimo ventisettenni, persone e atleti quindi ancora con margini di miglioramento e su cui poter costruire ora dopo ora in palestra il futuro di loro stessi e quello della squadra. Per contro, la dirigenza, anche nelle scelte di questi due anni, ha privilegiato l’aspetto del rischio minore, acquistando elementi conosciuti nella categoria magari a scapito di qualche euro in più.

Una cosa è certa, il vasto pubblico del basket a Trieste, gradisce qualsiasi di queste opzioni basta che siano anticipate dalla parola….progetto!

Prevedibile a questo punto un salomonico mix delle due filosofie, un equilibrato mescolamento di giovani virgulti ( più di qualcuno ha destato discreto interesse, Andreaus e Cinciarini fra gli altri), con “vecchie volpi” per i momenti caldi della stagione.

Il roster attuale: chi resta e chi parte?

Non avendo nessuna indicazione a riguardo, si possono solo azzardare ragionamenti a voce alta sulle possibile strategie in seno alla Pallacanestro Trieste 2004 per la prossima stagione, e precisamente sul destino degli attuali 10 giocatori, di cui sembra che più d’uno abbia già confermato la presenza per la prossima stagione.

Partiamo, per dovere d’anzianità, dalle “chiocce” del gruppo: Pino Corvo e Nello Laezza.

Entrambi con contratti pesanti, reduci da una buona stagione, difettano in continuità fisica e tecnica; Pino Corvo, ormai dalle 37 primavere, ha dimostrato uno spirito d’abnegazione e una capacità ancora viva di decidere delle partite, purtroppo con l’andare del tempo inevitabilmente sarà difficile garantire per una stagione intera leadership e rendimento d’alto livello.

Nello Laezza, diciamo che se ha mantenuto l’estro di sempre, sembra aver un po’ sbiadito la freschezza fisica (infortuni negli ultimi anni non si contano), e di conseguenza brillantezza in chiave difensiva (non è certo quello che pochi anni fa annullava Iuzzolino…); il fisiologico pensiero di preservarsi un minimo per allungare la carriera potrebbe limitarlo, anche se fra i due è quello più plausibilmente vicino alla riconferma; insomma, uno fra i due è probabile che lo rivedremo anche il prossimo anno…

Gli intoccabili, secondo un ragionamento personale ma anche logico, sono Muzio, Iannilli, Moruzzi, per diverse ragioni, certezze di casa Acegas!

Alberto Barbieri sarà senz’altro uno dei motivi di maggior dibattito estivo; giocatore dalla tecnica superlativa, deve fare i conti con una precarietà fisica che lo ha martellato tutta la stagione.

In pratica due, secondo noi, potrebbero essere le condizioni per una sua riconferma: la piena integrità nel fisico e l’esser affiancato da un pivot di peso, vista la indubbia difficoltà di tutto il reparto ad arginare muscolari lunghi avversari.

Per Fabrizio Mariani potrebbe tornare utile il ruolo, così di moda, del motivatore; il ragazzo ha caratteristiche uniche nel suo ruolo, partenze veloci da guardia, discreta mano da fuori e anche oltre l’arco, capacità che però non può disperdere nei meandri della sua psiche.

Coach Steffè siamo d’accordo, non l’ha aiutato dando un minutaggio risicato che, per uno della sua giovane età, è una specie di spada di Damocle continua; quello che è certo, la volontà di tenerlo quest’anno da parte dello stesso coach significa che la stima è tutt’altro che affievolita.

Urge uno scuotimento caratteriale, ma c’è tempo…

Per i giovani Godina, Batich, Oeser e Crotta permane uno stato nebuloso, facile prevedere che di questi l’unico in grado di ritagliarsi un posto in squadra sarà Crotta, i restanti a far fruttuosa gavetta in altre squadre.

I tifosi

Con loro vige lo stato di “pilota automatico”, nel senso che lo zoccolo duro degli appassionati risponde presente a ogni occasione (attenzione però a non tirare troppo la corda, lo stagnamento in una categoria come la B d’Eccellenza potrebbe rivelarsi deleterio in tal senso).

Diciamo però che non tutto luccica alla stessa maniera, per esempio continua a esser misterioso l’incoerente atteggiamento del tifoso medio: presente a tutti i costi alle partite, poi freddino in una specie di teatrale flemma, poi di nuovo caloroso nel salutare i beniamini a bordo campo a fine partita…..schizofrenia da pallacanestro?

Poi c’è la parte calda del tifo, ormai col nome di “quelli della tribunetta”; rappresentano la più genuina passione e fede cestistica; hanno lottato per un anno contro i mulini a vento nel tentare di cercare nuovi adepti invano, hanno seguito la squadra in più d’una trasferta, qualcuno ha aspettato le 5 di mattina per salutare i giocatori dopo gara 3 nel rientro da Forlì.

Che dire di più?

Forse, la difficoltà nel riunire nuovi appassionati al caldo tifo “da curva” risiede nel fatto che manchi un punto di riferimento; i tempi per rifondare un gruppo organizzato sono prematuri, anche se da un certo punto bisogna pur cominciare….

Raffaele Baldini

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Riporto da Basketnet...

Il Ds della Pallacanestro Trieste 2004 Maurizio Tosolini vuole puntualizzare su un articolo apparso su Basketnet nella giornata del 11 Maggio 2006

Ci preme da subito lasciar spazio ad una puntualizzazione del Direttore Sportivo della Pallacanestro Trieste 2004 Maurizio Tosolini in merito ad una argomentazione posta in luce nell’articolo dell’11 maggio su Basketnet, recante, in breve sintesi, il presunto disallineamento nelle vedute sulla costruzione di una squadra fra coach Steffè e la dirigenza.

In un discorso che meriterà senz’altro approfondimenti e probabilmente troverà riscontro pratico nei prossimi mesi, il Ds nega con decisione l’avversione della società ad una filosofia improntata a creare un nucleo giovane per la stagione 2006/07, rivendicando in prima persona, in un recente passato, il lancio come esordienti di atleti giovanissimi, fra i più noti: Nanut, Moruzzi, Rezzano.

Concludendo, l’armonia assoluta fra dirigenza e coach, dimostrerà a lungo termine la bontà di quanto sopra descritto.

Raffaele Baldini

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Stamattina, per el gazetin, i ga dito che Acegas "diminuirà" il proprio impegno economico per la Pallacanestro Trieste.

Quindi, se non arriva qualche altro sponsor de un certo spessor, in pratica i se ritroverà con meno dindini a disposizion....

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Stamattina, per el gazetin, i ga dito che Acegas "diminuirà" il proprio impegno economico per la Pallacanestro Trieste.

Quindi, se non arriva qualche altro sponsor de un certo spessor, in pratica i se ritroverà con meno dindini a disposizion....

Ma questa riduzione xe stada prevista in base al fatto che la squadra xe rimasta in serie B1?

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Penso che no centri niente el fatto che semo restai in B1,che no iera sai soldi a disposizion penso lo savevimo tutti. Sarà uno dei motivi per cui l'organico della Società subirà diversi tagli de giogadori,in primis quei che costa "troppo". Spetemo comunque gli eventi estivi e del mercato. Volevo dir che no me go trova per niente d'accordocon la disamina che ga fatto sul piccolo el giornalista Gatto.

Giustissimo el discorso su Muzio e Moruzzi, intoccabili, go qualche perplessità su Iannilli, onestamente no go visto tutto el ben de cui el parla lui,a parte el carattere impossibile e nevrastenico , non el ga da(opinion mia) tantissimo, el ga gioga a sprazzi e tecnicamente nol xe molto coordina nei movimenti.Anche su Mariano no me par giusta la valutazion, se non altro per el fatto che quest'anno el ga gioga pochissimo (?). Resto del mio parer, sempre con la mia cistezza tecnica, che fra i lunghi Mariani xe due spanne avanti come completezza de giogador.Ritiornando ai soldi che no xe, resta Steffè. :vino::vino:

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Mi go letto l'articolo de Gatto, son d'accordo più o meno su tutto tranne che sul fatto che Mariani gabi tradido le attese. Mariani ga fato quel che podeva far, non veniva mai schierado! Iannilli per mi xè zà super forte e ga margini enormi, bisogna puntar su de lui.

Ritornando al topic, se l'acegas non ne dà tanti schei non poderemo far un squadron. Mi saria contento anche de veder una squadra de metà classifica che se fa el cul e composta da giovani che costi poco, spero che non i compri vecchie glorie che non xè el caso e comunque gavemo visto che andar su xè dura. Voio veder chi ghe la farà sto anno e sarà tante corrazzate anche el prossimo.

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Mia opinion: Mariani no xe alternativo a Iannilli, xe tropo legerin per zogar centro, mentre podessi eser un'ottima ala, visto che el ga anche el tiro de fora, i bori in meno credo sia dovudi al'intervento dell'Acegas in Triestina calcio, fin che le risorse sarà queste, tegnimose bona la B1, che più su se riscia solo de rovinarse economicamente, Dipiazza fa proclami de A, ma la realtà xe un tantin diversa... i boni zogadori costa, sia comprarli che mantegnirli, quindi col borselin ridoto se pol solo puntar su giovani de bele speranze con tuti i risc'i che comporta, se un per de lori esplodi magari te fa un otimo campionato, senò te pol anche veder el baratro dela B2 de novo... in alternativa qualche zogador esperto che magari ga voia de tornar vizin casa e aceta anche un ingagio ridoto... :cherobeara:

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Quoto Delio, mi no go parla de Mariani alternativa Iannilli,anzi, visto che dei lunghi xe l'unico che ga el tiro de 3 te ga ragion.I bori no iera nianche sto anno per capirse, adesso la situazia se fa più duretta in tutti i sensi. Le alternative xe due, o fasemo un Campionato nella "tranquillita" e allora bisogna spender per dei giogadori de Categoria oppur andemo allo sbaraglio tignindo quei giogadori che pol servir e no costa tanto e tentemo la valorizzazion della muleria. Che Xe un azzardo son d'accordo ma se la salvezza doveria arrivar comunque , podeasimo disponer de un serbatoio de giogadori che sul mercato saria valorizzadi tantissimo.Se l'idea me fa passar de m..a disemelo pur :vino::vino:

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Tele4 parla, oltre alla probabile riconferma de Steffè, anche de Muzio, Moruzzi e Iannilli a Trieste ancora per un anno.

Notizie ovviamente ben lontane dall'esser ufficiali...

Continuo a sperar che resti Mariani, sinceramente però la vedo molto molto grama

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Nuova Pallacanestro Trieste 2004: a giorni si programma il futuro, di che tipo?

17.05.2006. 14:46

Nuova stagione 2006/07…ci siamo persi qualcosa?

Il comico Daniele Luttazzi, in un monologo a sfondo politico messo in scena qualche anno fa, sosteneva che l’operazione più utile a sbugiardare alcune dichiarazioni o prese di posizione politiche, fosse quella di archiviare con cura articoli di giornale recanti argomentazioni “virgolettate” nei mesi, o addirittura negli anni precedenti, vera e propria linfa per la satira politica.

Il riferimento è neanche troppo velato all’attuale situazione che si sta prefigurando in seno alla Pallacanestro Trieste 2004, e precisamente nell’ambito della costruzione della squadra per il 2006/07; si parlava di pronta risalita in Legadue…adesso di ridimensionamento del budget e un campionato “low profile”, nel frattempo ci siamo persi qualcosa?

Non vorremmo ripiombare nelle situazioni pregresse, ove ad intenti di inizio anno o sotto elezioni, carichi di ottimistici scenari prestigiosi, facevano da contro altare progressivi “sgonfiamenti” e velleità ridimensionate.

Inutile fare come gli struzzi e mettere la testa nella sabbia, l’intervento da parte dell’Acegas Aps Trieste nel salvataggio della Triestina calcio non può non aver avuto ripercussioni, poi di certo il solito appello all’imprenditoria locale diventa ormai un tormentone estivo a cui non crede nessuno; Stefanel, Berti, Fantinel…non sono proprio tristini DOC, siamo sicuri di cercare sempre solo ed esclusivamente realtà locali?

Fra pochi giorni i vertici della Pallacanestro Trieste 2004 si troveranno attorno ad un tavolo per definire budget, strategie e quant’altro, con la speranza che quanto sopra citato venga circoscritto a quelle “illazioni giornalistiche” preventive; in ballo, oltre al prestigio di una città cestistica per eccellenza (e che può rivendicare ancora, nonostante la B d’Eccellenza, un ruolo non marginale nella geografia palla a spicchi italiana), la credibilità nei confronti dell’appassionata tifoseria, ormai provata da continue vicissitudini e con una pazienza che comprensibilmente potrebbe venir meno.

Facendo gli inguaribili ottimisti, troviamo l’aspetto positivo anche nell’eventualità di un ridimensionamento economico previsto per l’annata 2006/07: tale prospettiva indurrà presumibilmente il Ds Tosolini e coach Steffè a sondare l’humus dei giovani talenti presenti in categoria, magari volgendo lo sguardo verso la B2, generosa in tal senso. Veder quindi crescere nuovi Iannilli all’ombra di San Giusto può e dev’essere un motivo di interesse e orgoglio per gli appassionati, posto però che di miracoli promozione o cose di questo tipo non sono neanche da prendere in considerazione; negli ultimi anni le squadre che hanno fatto il salto di categoria sono, in genere, quelle che più hanno messo mano al portafoglio.

Il pericolo maggiore è stagnarsi in questa categoria, sbiadire negli anni il sogno di una città di riproporsi al grande palcoscenico della serie A porterebbe la perdita d’interesse e una “retrocessione politica” del basket a Trieste, incomprensibilmente considerato da anni l’alter ego della Triestina, con una progressiva iscrizione alle “liste di collocamento” dello sport locale (pallamano, pallavolo, baseball, hockey…docet).

La notte porta consiglio…..

Se queste xe le prospettive semo messi veramente mal :angry: .Spero che nella prossima riunion che la dirigenza farà ghe sia delle buone notizie anche perchè la piazza triestina no pol far radici in serie B.Purtroppo però savemo che l'imprenditoria locale xe alquanto sorda :incazzado: e allora anche l'ottimismo va a farse benedir.Speremo ben!

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Tutti ierimo convinti che solo la stagion appena conclusa fossi de "transizion"...evidentemente anche la prossima lo sarà uguale.

A questo punto xe veramente de far la politica delle giovani promesse: savendo pescar ben, podemo a mio avviso far una stagion decente lo stesso. Forse anche in questa ottica pol esser vista la riconferma de Steffè....

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mi no so quanto sia vero quel che disi i giornai, fato sta che el prox ano sembreria che se ritroveremo con meno soldi e a sto punto bisognera far qualche rinuncia.

Adeso me domando se iera proprio necessario dar via tuti i giovani che xe pasadi de qua in sti do ani e tegnirse gente come Corvo.... o cmq gente che ga za una certa eta che pretendi un tot de soldi (diria anche giustamente dal loro punto de vista)...

perche' no se ga punta subito sui giovani ? i sperava de vinzer qualche loteria o che rivi un paperon de paperoni che ne portasi subito su ?

Adeso se ritroveremo con meno soldi, con meno gente esperta, con qualchidun che andara via xche magari ghe rivera offerte che noi no poderemo contro-rilanciar, e con i nostri giovani che no ga mai zoga in b1 (ma nianca in b2) ... pero' continueremo sicuramente a gaver 5 persone incravatade in panca che fa scena.... mi ste robe me fa... :incazzado::incazzado:

bah speremo ben...

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Non arrivo capir come la pallacanestro ke a trieste ga tanti estimatori ogni anno se trovi in queste condizioni de dover sempre batter cassa e come sempre trovar porte chiuse.Credo ke se no i trova delle soluzioni x risalire almeno in A2 i perderà pian pian anke i sostenitori + assidui. Speremo nel "MIRACOLO" ke arrivi qualkedun con i bori ke ne permeti la risalita!!! :papa::bandieraalabarda:

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Adeso me domando se iera proprio necessario dar via tuti i giovani che xe pasadi de qua in sti do ani e tegnirse gente come Corvo.... o cmq gente che ga za una certa eta che pretendi un tot de soldi (diria anche giustamente dal loro punto de vista)...

perche' no se ga punta subito sui giovani ? i sperava de vinzer qualche loteria o che rivi un paperon de paperoni che ne portasi subito su ?

Adeso se ritroveremo con meno soldi, con meno gente esperta, con qualchidun che andara via xche magari ghe rivera offerte che noi no poderemo contro-rilanciar, e con i nostri giovani che no ga mai zoga in b1 (ma nianca in b2) ... pero' continueremo sicuramente a gaver 5 persone incravatade in panca che fa scena.... mi ste robe me fa... :incazzado::incazzado:

bah speremo ben...

Ma mi certe robe no rivo proprio a capirle... Semo con 4 giovani in squadra, de cui due xè inclusi nele normali rotazioni (Ian e Fabri), e se lamentemo ancora su sto discorso? Se se va a veder i vari rooster de sto anno in serie B, credo che no se trovi nisun come o meio de noi da sto punto de vista

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ma mi son contentisimo de ian e mariani, anche i altri giovani xe bravi solo che i zoga poco e quei che gavevimo l'altro ano gaveva zoga ancora meno ... e in ogni caso forsi manca una politica dei giovani ... me par tante volte che la societa navighi a vista... :D

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Dipiazza, sul Piccolo odierno, accenna a una roba che volevo za dir mi. El sindaco de Trieste vol far un pool de sponsor per cercar de raggranellar fondi sufficienti allo scopo de formar un organico competitivo e, cosa più importante, per evitar de ritrovarse nuovamente con l'acqua alla gola.

Sulla domanda de un possibile fallimento alla scalata verso la LegaDue per el prossimo anno, Dipiazza disi che no sarà de farne un dramma, poichè se divertiremo lo stesso.

Alla luce de questo, se evinci che la politica dell'unico sponsor che metti i dindini xe improponibile. Anche se Acegas ga rinnovado il suo impegno, xe chiaro che con una scarsità de fondi come la nostra bisogna appena metterse a zercar nuovi partner economici.

Una storia vista za troppe volte dalle nostre parti....Politica delle giovani promesse quindi come obiettivo primario della società, no xe altra soluzion al momento attuale.

Convien armarse de tanta pazienza

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basketnet.it 22.05.2006. 00:04

Pallacanestro Trieste 2004: Legadue possibile?

Il Presidente Dipiazza cala il poker?

Partita a poker in casa Pallacanestro Trieste 2004

Occhiali scuri, carte coperte e strette in mano al giocatore, neanche un movimento del sopracciglio a denunciare stati d’animo; così si presentano ad oggi i vertici della Pallacanestro Trieste 2004 in vista del progetto annata 2006/07.

Inizialmente sul piatto il rilancio è stato minimo, la prospettiva di un taglio al budget futuro, la conseguente mortificazione di tutti i sogni di un pronto ritorno in serie A, l’incertezza generale.

“Barare” nel poker è pratica usuale, e chissà che non sia una tattica adoperata in tal senso per spiazzare tutti.

Infatti, fonti attendibili, parlano di un cambio di rotta repentino e quantomai incisivo, il rilancio questa volta sul piatto cela un poker d’assi nelle mani di chi comanda il gioco: possibile acquisto dei diritti di qualche pericolante società di Legadue e scenari insospettabili fino a ieri.

Tale operazione è figlia di un ragionamento a largo raggio, cioè sulla concreta convenienza nel spendere una cifra importante per questo passaggio di categoria oggi, per poi gestire con parsimonia ed intelligenza una salvezza tranquilla subito e poi, chissà, un eventuale assalto alla massima serie.

Puntando invece sul fisiologico salto di categoria vincendo la B d’Eccellenza, le insidie nascoste potrebbero essere notevoli, dettate dal fatto che i posti utili ad andare in Legadue sono pochi e vengono guadagnati dopo estenuanti play off; il serio rischio di spendere “follie” per formare uno squadrone e veder svilito tutto in una partita sbagliata di play off è alto, altissimo.

Per ora si parla di 4 formazioni di Legadue a rischio d’iscrizione, anche se per certo i problemi più grossi vengono dalle due compagini retrocesse dalla serie A1, Reggio Calabria e Avellino.

A breve sapremo di più sulla vincenda, per tornare alla partita a poker non ci resta che pronunciare….”vedo”.

Raffaele Baldini

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