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Ehm...ma se lo ribadisci per la seconda volta, mi tocca intervenire....sono 2 le inglesi campioni nelle ultime 5 edizioni, guarda meglio 😅 E (purtroppo) dico anche io che 5 edizioni (o 6) non fanno statistica...e, come successo per il Milan, non è corretto prendere il numero di edizioni che ti fanno comodo per portare acqua al tuo mulino. Altrimenti io guardo le ultime 12 (che fan già più statistica) e ti dico che solo 3 (il 25%) sono state vinte da inglesi con netto dominio delle spagnole (7) e 2 tedesche. Poi concordo con te che la Premier sia cmq un esempio da seguire per tante cose (non certo il City), ma diciamo che se la giocano con la Spagna sul tema "vincente". Però credo che in generale a comandare siano i soldi...
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Quando mi dicono che a Lautaro servirebbe lo psicologo, io dico che no, secondo me servirebbe agli altri. Ne convocherei sette o otto mandando la geolocalizzazione via Whatsapp. Suona il campanello, sento i passi sulle scale, entrano Dimarco, Thuram, Taremi, Barella, Mkhitaryan, Dumfries, Bisseck (“Ciao, occhio alla testa”), Carlos (“Ciao, occhio alla testa”) (“Dai, scherzo”), accomodatevi, sì, in cerchio, la sedia in mezzo è mia. (brusio, colpetti di tosse, Barella mi guarda fisso) Allora ragazzi, vi ho fatti venire qui a Trieste, al riparo da occhi indiscreti (mentre pronuncio queste parole penso ai loro clamorosi macchinoni parcheggiati in fila indiana in divieto, in Ztl, sotto casa mia) sì, va bene, ci siamo capiti. Vi ho fatti venire qui perchè dobbiamo affrontare il problema di Lautaro. “Perché non hai fatto venire Lautaro invece di rompere i coglioni a noi, scusa?”, mi fa Dimarco. “Non hai alzato la mano”, gli dice Bisseck. “Ah, scusa”, risponde Dimarco. Aspetta, mio giovane e stolto amico nonché beniamino. Il problema di Lautaro siete voi. (forte brusio, Thuram mi guarda male) Sì, siete voi. Piantatela con ‘sta cosa di provare in tutti i modi di farlo segnare. Non è l’ultimo dei pirla. Ha segnato 136 gol in 304 partite nell’Inter, ne ha segnati 32 in 70 partite nella nazionale argentina, è stato capocannoniere della Serie A e della Coppa America. Ha 27 anni e mezzo, non 7 e mezzo. (silenzio) Prende 9 fottuti milioni di euro l’anno. Non ha bisogno della vostra carità, non ha bisogno che lo mandiate in porta con il pallone. (silenzio) Prima o poi riprenderà a segnare a raffica, non è un problema. Sapete quanti gol ha fatto l’Inter nelle ultime cinque partite? (silenzio) Prontooooo? Non mi fate incazzare. “Quindici”, dice Mkhitaryan. Ok. Quindici, tre a partita. E zero subiti. E quindi? Lautaro è un problema? (silenzio) Lautaro ne ha segnato uno, gli altri 14 li hanno segnati gli altri, li avete segnati voi e i vostri compagni. Quale. ca**o. E’. Il. Problema. Quale ca**o è il problema? Voi pensate a segnare, Lautaro ci pensa da solo, non ha bisogno di voi. Voi dovete tirare, voi dovete segnare. ca**o! All’Atalanta gliene potevamo fare sei, invece di non-tirare per passarla a Lautaro. Basta! E pure tu, Taremi. (Taremi guarda alternativamente me e Google Translator) Mehdi, porca di quella troia! Non segni manco per sbaglio, che ca**o passi la palla a Lautaro? Tira, no? Tira! (silenzio) Vi rendete conto che l’Inter viaggia a tre gol a partita anche se Lautaro non segna? E che viaggerebbe a quattro o cinque gol a partita se voi, dico, voi!, tiraste in porta invece di passare la palla a Lautaro per farlo segnare? Ma che ca**o è, la Caritas? (Taremi digita Caritas su Google Traslator, che traduce in “Caritas”) “What’s Caritas?” chiede Taremi a Bisseck. “Poi ti spiego, then I’ll explain, dann werde ich es erklären”. Porca pu****a, siamo uno squadrone pazzesco e ci comportiamo da giovani marmotte? Tirate fuori i coglioni! (silenzio) Denzel, alzati per favore. (Dumfries si alza) Questo, ecco, guardatelo bene, quest’uomo è l’esempio che dovete seguire. Voi dovete essere tutti Dumfries. Tirare dritto, guardare avanti, librarvi in volo, segnare. Non fare beneficienza. Segnare. SEGNARE! Se fate tutti come Dumfries, vinceremo il campionato con sette giornate di anticipo. Lautaro si sbloccherà quando smetterete di trattarlo come lo scemo del villaggio. Viva l’Inter, viva lo sport, Juve me**a! (applausi) Ok, potete andare. Scusate se vi ho disturbato. Ma se non ve lo dice nessuno, ho ritenuto opportuno dirvelo io. “Grazie. Quant’è?”, mi fa Barella. Ma figurati, dovere mio. Andate ragazzi, e riposatevi. (i ragazzi sfollano lentamente) Bare, scusa, ci ho ripensato. Non è che avete un abbonamento al primo rosso che vi cresce? “Farò il possibile, dottore”. Ti voglio bene. Vincete tutto, per favore. “Faremo il possibile, dottore”.
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La verità sta un po' nel mezzo. La violenza è stata arginata, indubbiamente, ma non cancellata. Gli incidenti allo stadio, intesi come dentro l'impianto, sono ormai davvero rarissimi, anche perché tutti gli stadi hanno le celle di sicurezza obbligatorie al loro interno, i posti sono nominali, devi essere veramente scemo per far casino perché ti beccano inevitabilmente e non metti più piede in uno stadio. In Premier non succede praticamente mai, più spesso nelle serie inferiori. Capitano però ancora episodi di violenza nei dintorni dello stadio, questo sì, e il non pubblicizzarli è una scelta precisa proprio per non dare a chi li compie la visibilità che cerca. Fra Forest e Leicester, due anni fa in Coppa, più di qualcuno è finito nel Trent, e su YouTube trovi facilmente video dei casini che sono nati, compreso un demente che quando il Forest ha segnato è sceso in campo a picchiare i giocatori!!! Comunque assolutamente niente di paragonabile ai '70-80, quando una notturna in trasferta a casa del Millwall o del West Ham voleva dire rischiare veramente grosso, con l'aggiunta della simpatica abitudine che avevano alcune tifoserie (Chelsea, Millwall e West Ham su tutte) di invadere in incognito la curva ospite (e quella di casa in trasferta) e poi palesarsi all'improvviso. I provvedimenti presi hanno senza dubbio posto un freno, raggiungere il settore ospiti oggi è impensabile, le telecamere riprendono anche i ripostigli, coprirsi il volto con la sciarpa vuol dire essere portati via di peso in zero secondi. ma che sia una violenza repressa è indiscutibile. Infatti quando gli inglesi vanno all'estero (soprattutto al seguito della nazionale) di casini ne capitano ancora parecchi.
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Questa la discussione per il match contro Scafati
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Certo è che dopo la tragedia dell'Heysel e dopo altri episodi drammatici legati al fenomeno degli Hooligans, la stretta che allora diede la Tatcher ancor oggi sta dando i suoi frutti. Mi rimane però il dubbio che sia un fenomeno represso piuttosto che "guarito" anche se, pur non essendo particolarmente attento, non odo mai notizie di scontri tra tifosi o incidenti di altra natura. Quindi il timore per le conseguenze (la "certezza della pena" che evidenziavo in un altro post) e il rispetto di quanto dettato dalle istituzioni supera l'istinto del tifoso, anche di quello più scalmanato.
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