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    • Grazie come sempre @Capitolo23 
    • Accidenti. Si tratta quasi di perderlo per metà girone di ritorno. Ma cosa è successo durante il riscaldamento? Mica ha preso una buca del Rocco...?
    • DOMENICA 5 GENNAIO 2025 Justin Reyes da una parte, Andrea Cinciarini e Nikola Jovanovic dall'altra. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", si gioca anche sulla pretattica la sfida che questo pomeriggio alle 17.30, sul parquet del PalaMangano, metterà di fronte Givova Scafati e Pallacanestro Trieste. Campani che dovrebbero poter contare sul rientro del play assente a Bologna contro la Segafredo mentre potrebbero fare a meno del pivot serbo. Al suo posto, eventualmente, pronto a subentrare Daniel Akin che ha giocato la sua ultima partita a metà dicembre contro l'Estra Pistoia. In casa triestina, Reyes parte con la squadra e va a referto: c'è da attendere, come sempre, la palla a due per capire se potrà essere della partita. Dal cilindro coach Jamion Christian potrebbe estrarre a sorpresa qualche minuto sul parquet da parte dell'ala portoricana. Match che mette in palio punti pesanti per la classifica delle due squadre. Se Scafati cerca un successo per allungare il suo vantaggio sulle formazioni in lotta per non retrocedere, Trieste tenta di dare l'assalto al primo dei due match point per centrare l'ottavo posto al termine del girone d'andata e guadagnare così la qualificazione alle final eight di coppa Italia. C'è fiducia, come conferma un Jamion Christian estremamente soddisfatto del lavoro svolto dalla sua squadra nei giorni che hanno preceduto il match. «È stata un'ottima settimana di allenamenti, siamo più in salute fisicamente di quanto lo siamo mai stati in stagione – sottolinea –. È bello poter avere tutti in campo, questo ci aiuta molto perché possiamo allenarci ad alto livello e possiamo quindi anche migliorare in tanti aspetti del gioco». Entrando nello specifico della partita aggiunge. «È sempre difficile giocare in trasferta in questa lega e soprattutto contro Scafati, che ha una grande capacità offensiva non solo con Gray, ma con tanti giocatori che possono segnare molto e con facilità. Hanno un grande facilitatore in Cinciarini e una squadra davvero tosta, dovremo quindi giocare la nostra miglior partita a livello difensivo. Stiamo ancora cercando di raggiungere il nostro massimo, non ci siamo ancora riusciti durante questa stagione. L'obiettivo è giocare una partita perfetta sui due lati del campo, imporre il nostro dominio sul gioco come sappiamo di poter fare». GLI ANTICIPI Ancora una vittoria in volata per la Nutribullet Treviso che al PalaVerde regola di misura la capolista Brescia e aggancia in classifica la Pallacanestro Trieste. Match dominato dai padroni di casa nel primo tempo, chiuso sul 50-34 e incredibilmente riaperto dalla Germani che sull'86-84 ha avuto il tiro della vittoria. Time-out chiamato da Poeta, palla in mano a Della Valle (top scorer con 25 punti) che pasticcia e scarica a Ivanovic per un tiro forzato che non tocca neppure il ferro sancendo il successo trevigiano. C'è tutto il carattere della nuova Napoli nella vittoria della formazione di Valli che ferma Tortona conquistando il secondo successo del suo campionato. Prova di sostanza dei partenopea che, trascinati da Pullen (28 punti) e Green (20), gestiscono il match chiudendo 92-83.  - Certe partite si possono vincere anche nell'intervallo, se un allenatore sa cambiare una gara. Come scrive Antonello Rodio, è quanto successo ieri all'Unione, che dopo un primo tempo problematico, nella ripresa ha dominato la Clodiense. Tutto grazie ad alcune correzioni portare in corsa da mister Tesser, che però non dimentica il primo tempo: «Abbiamo incontrato più di qualche difficoltà, ma anche per merito loro: tenevano il campo bene, erano stretti e hanno corso tanto. Noi inoltre abbiamo giocato poco, tentavamo spesso palle lunghe senza trovare spazi in mezzo al campo. È stato un primo tempo equilibrato, da pareggio: non una bella partita sull'aspetto tecnico, ci sono stati intensità e agonismo, ma meno qualità». Poi la svolta, con una Triestina tornata in campo trasformata. «Nell'intervallo - spiega Tesser - ho chiesto di giocare di più, l'ingresso di Fiordilino ci ha dato più qualità, inoltre ho messo El Azrak un po' verso l'esterno per creare superiorità numerica. Così siamo riusciti a prendere possesso della loro metà campo, siamo partiti forte e con grande intensità, li abbiamo messi là e hanno fatto più fatica a ripartire. Poi abbiamo fatto il gol e da lì siamo stati padroni del campo. Perché non lo abbiamo fatto nel primo tempo? Ci servono più sicurezza e tranquillità, ma le tensioni della classifica ci sono e quando c'è l'obbligo di fare bene è difficile». Poi Tesser spende delle parole per tre singoli. Il primo è Fiordilino, confermando che può convivere con Correia: «Fiordilino ha giocato da interno tante volte e al momento lo preferisco così. La condizione la deve ancora trovare, ma lo farà giocando. E poi ha qualità e personalità, un aspetto di cui questa squadra è carente». Il secondo è Jonsson, che dopo l'infortunio a Germano ha giocato terzino: «A Jonsson devo fare i complimenti: lui è un centrocampista, ma ne ho tanti e in allenamento si adatta a fare l'esterno. Ma chi si allena con applicazione come lui sa fare tante cose, ha la mentalità giusta per fare il calciatore, si è applicato e ha fatto molto bene. Certo ora c'è emergenza in quel ruolo per cui mi aspetto qualche arrivo. La scelta iniziale di Attys? Ha lavorato bene in settimana e volevo dare più fisicità e spinta in mezzo al campo». E infine un commento su Udoh: «Lui è bravo ad attaccare la profondità, è dinamico e quando ci sono spazi più ampi può darci un grosso contributo. Poi i gol in C li ha sempre fatti».
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