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SABATO 18 GENNAIO 2025 - Si apre al PalaBigi di Reggio Emilia, contro una Unahotels in gas e reduce dalla prestigiosa qualificazione tra le top 16 della Basketball Champions League, il girone di ritorno della Pallacanestro Trieste. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è una vigilia carica di aspettative per una squadra che, reduce dalla conquista delle Final Eight di Coppa Italia e dal successo casalingo contro Pistoia, vuole continuare la sua serie positiva. Incognita per quanto riguarda la formazione, con particolare riferimento a Ruzzier. A Michele, dopo la distorsione alla caviglia rimediata nel match di domenica scorsa, era stato prescritto un periodo di riposo tra i sette e i dieci giorni. Obbligatorio, sulla carta, lo stop per la sfida di questa sera, il pre-partita dettato da coach Jamion Christian racconta però di una Trieste finalmente al completo. «Sono entusiasta di avere tutti a disposizione per la partita di questa sera – le parole del coach americano –. Fino ad ora non era mai successo». Analisi che non lascia spazio alle interpretazioni, ma che sorprende visto il comportamento prudente di una società che ha sempre tutelato i suoi giocatori evitando di metterli in campo quando non al meglio della condizione. Tornando al match di questa sera, chiara l'analisi di coach Christian. «Reggio Emilia ha una difesa dominante, sono tra le migliori squadre a difendere i tiri da due e noi siamo tra i migliori a segnarli. Sono tra i migliori a mettere pressione sulla palla, cosa che ci ha messo in difficoltà in passato, quindi dobbiamo fare un bel lavoro contro di loro che sono la seconda miglior difesa della Lba. Giocano ad un ritmo davvero basso e sono molto fisici e molto duri». In casa Unahotels, archiviato il successo di mercoledì sera contro la Telekom Bonn, ci si è tuffati sul match contro Trieste. «Affrontare una partita molto importante con di fatto un solo giorno di preparazione non sarà facile – sottolinea coach Priftis –. Penso che l'aspetto mentale debba venire in aiuto a quello fisico: siamo in un buon momento emotivo, dopo la vittoria contro Bonn ed il passaggio del turno in Bcl, e quindi con la testa i miei ragazzi dovranno arrivare dove le gambe, a causa della stanchezza accumulata, non ce la faranno. Trieste è una squadra piena di tiratori che ama alzare il ritmo di gioco, per sconfiggerli dovremo partire dai nostri principi difensivi ed essere solidi sia nel contenere le palle perse che nel presidiare la nostra area, essendo loro tra le squadre migliori di tutta la Serie A a rimbalzo d'attacco». - Dalle ultime della classe ai baby nerazzurri quarti in classifica: dopo aver affrontato vittoriosamente Clodiense e Caldiero, oggi a Caravaggio (inizio alle ore 15, arbitra Zoppi di Firenze) la Triestina sfiderà l'Atalanta U23 che è quasi sul podio del girone. Avversaria che, come scrive Antonello Rodio, richiama purtroppo i brutti ricordi dell'andata, con le 5 reti al Rocco e una Triestina inguardabile, ma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Di certo rispetto alle ultime gare ci sarà un deciso salto di qualità sul piano tecnico al quale l'Unione dovrà farsi trovare pronta. E tutto fa pensare che sarà una partita molto diversa dalle ultime, probabilmente più aperta sul piano del gioco. In qualche modo lo conferma anche mister Tesser: «L'Atalanta U23 è una squadra di grande qualità – dice il tecnico alabardato –. Lo evidenza la classifica e anche la partita dell'andata al Rocco. I nerazzurri sono giovani di talento, scelti per l'Atalanta che è una società in crescita incredibile che punta molto su questi ragazzi. Quindi una partita sicuramente diversa da quelle affrontate recentemente, ma è pur sempre una partita di calcio e lì dentro saranno le loro qualità e i loro valori contro i nostri, dovremo essere bravi a interpretare la gara». Il tutto senza dimenticare di quanto continui a essere complicata la risalita alabardata. Perché se l'Unione, pur tenendo un passo da capolista, è ancora a 5 punti dalla salvezza diretta, significa che sull'obiettivo bisogna tenere alta la concentrazione. Tesser lo sa benissimo e avverte l'ambiente di tenere i piedi per terra: «Stiamo facendo le cose per bene con risultati importanti, ma non basta. Per questo continuo a dire a tutti che bisogna essere consapevoli che l'obiettivo è la salvezza e che sarà dura. Perché aver fatto i punti che abbiamo fatto ed essere ancora a 5 punti dalla salvezza diretta, la dice lunga sulle difficoltà che troveremo per strada. L'importante è averli fatti, questi punti. Adesso con grande umiltà ci concentriamo partita per partita, senza fare conti lunghi». Se si alza la qualità delle sfide, doveroso pensare a uno dei giocatori alabardati più tecnici: D'Urso è entrato molto bene a Verona e il tecnico fa capire che a Caravaggio dovrebbe partire dal primo minuto: «La condizione di D'Urso è buona – conferma Tesser –. È rientrato a Verona e quella mezz'ora che ha fatto l'ha aiutato sicuramente, quindi penso che partirà dall'inizio». Tutto il resto della rosa è a posto, a parte Germano che resta ai box e Struna che si è fermato nella rifinitura. La formazione, a parte D'Urso al posto di El Azrak, dovrebbe ripercorrere quella di Verona: nel solito 4-3-1-2, davanti a Roos, la coppia centrale Bianconi-Struna, con Jonsson a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo al campo Correia play con Vallocchia e Fiordilino, poi appunto D'Urso trequartista dietro a Olivieri e a uno fra Vertainen o Udoh. In diffida ci sono Olivieri, Correia e Vallocchia. Dall'altra parte, l'Atalanta dovrebbe schierarsi con il 3-4-2-1: davanti al portiere Pardel il terzetto formato da Del Lungo, Obric e Navarro. A centrocampo Panada e Gyabuaa in mezzo con Scheffer e Bernasconi esterni, poi Artesani e Cassa dietro alla punta Vlahovic. In panchina non ci sarà Modesto, squalificato, che sarà sostituito da Gamberini
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Da alterteich · Inviato
Olivieri no xe un centravanti, però per dir ´sto ano chi ga la media più alta (minuti/gol) fra Olivieri e Lescano? Se la ga Lescano, no la sarà però ' sai meio de Olivieri.... -
Non ho visto Roma-Genoa, ma la foto di uno striscione giallorosso ("Juan, tieni duro!") mi ha fatto molto ridere
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