Per carità, ritorniamo a Santoni?

Solo che il calcio professionistico è prestazione. Soprattutto ad un livello basso ed equilibrato come la C. Se scendi anche di un po' a livello mentale il risultato è negativo. Non è questione di volontà ma di mente umana. Riferimenti al tuo lavoro o i chi lavora in fabbrica non hanno senso, perchè là anche se scendi un po' la qualità rimane quasi la stessa, nel calcio no.

I musi lunghi c'erano anche domenica scorsa. Umano e quindi comprensibile. Chiunque, in una condizione aziendale non chiara, rischia di andare in down. Infatti ieri l'unico che mi ha dato la sensazione di voler giocare è stato Cancellieri, forse perché, per lui, era un ritorno atteso da troppo tempo, e, quindi, la sua motivazione era diversa. Ci sta comunque perdere con l'Albinoleffe.  Il tema tecnico da risolvere è come non far imbrigliare Correia, anche ieri troppo marcato: forse sarebbe necessario responsabilizzare Fiordalino come playmaker.

Era solo una mia opinione, comprendo il tuo concetto. Per me, quello che scrivi tu è la normalità... quando sto per finire, molto più tardi delle 14, mi danno altre cose da fare con la scusa dell'urgenza... certo...non sono contento, ma non penso sia un inferno come fare altri lavori tipo preparare panini nelle note catene o in fabbrica con i tre turni.  Anche se spesso apprezzo chi a 60 anni per necessità, ne conosco, va a fare questi lavori umili (inferno?) a gente dai soldoni facili. 

Cito Guido col mio mestiere....... alle 14.30 sotto neve e pioggia non hai più lezioni di sci...... sei stanco e stufo....... ti arriva una bella telefonata dalla scuola che ti dice che hai ancora 1,5 h ........ credimi che l'ora e mezza finale è un inferno........