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MARTEDÌ 15 APRILE 2025 - Il post sconfitta con il Padova immerge la Triestina e chi ha a cuore i suoi destini in un'attesa ansiogena. Lo scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo":in una stagione gestita in modo quantomeno strampalato sul campo, prima della scelta di affidare la squadra a Delli Carri e Tesser, ma ancor di più dietro alla scrivania non si poteva che arrivare a una situazione di stallo. E così si attende, a due giorni dalla dead line federale, che arrivi un bonifico di un paio di milioni dagli States per superare un ostacolo programmabile già dal mese di luglio. E questa iniezione di liquidità, qualora dovesse arrivare, sarà sufficiente soltanto a garantire di andare avanti in modo relativamente sereno fino al termine della stagione agonistica. Poi ci sarà probabilmente il count-down per l'eventuale manifestazione di nuovi soci (o vecchi) e investitori e poi quella per i pagamenti del 4 giugno e ancora i documenti per l'iscrizione al prossimo campionato e avanti così. In questa atmosfera è grottesco parlare di un derby perso e delle prossime partite della squadra di Tesser. Eppure al momento non si può non stare vicini a quegli uomini intenti a fare il loro lavoro sul campo. Lo hanno fatto domenica anche i tifosi non solo dando un sostegno all'Unione ma anche con la loro presenza: oltre 2.500 paganti (i 3.300 abbonati vanno e vengono) sono la testimonianza non scontata che la città non è indifferente a quanto succede sull'erba. E allora c'è da prendere atto che la Triestina ha dimostrato ancora una volta che con il cuore, oltre che con le qualità dei giocatori, ha saputo giocare alla pari contro un avversario forte e che quasi certamente, dopo anni di tentativi, delusioni e sforzi economici nella prossima stagione giocherà nella serie cadetta. Quando la posta si fa alta succede spesso che chi ha più da perdere comincia a tentennare e a perdere lucidità. E così l'Unione ha fatto la sua bella figura anche al cospetto dei biancoscudati. A due giornate dal termine della stagione non basta. Perché servono i punti e la Triestina da marzo in poi ne ha fatti pochini rispetto alle esigenze. Tolte le essenziali vittorie con Pro Patria e Renate il bottino è magro anche se sarebbe stato sufficiente, senza la sciagurata penalizzazione a carico della società, a mettersi in salvo o essere vicinissima a un traguardo lontanissimo a fine novembre. Davanti ci sono le sfide contro un deluso Vicenza e un tranquillo Novara. Fa bene Tesser a spronare i suoi a crederci fino in fondo. Altrimenti tutti gli sforzi fatti finora in quattro mesi sarebbero gettati via. Anche qualora (ed è auspicabile il contrario) non dovessero arrivare segnali tangibili sul presente e sul futuro della società. Ormai il più è fatto, mancano ancora due appuntamenti (o quattro in caso di playout) da giocare con la massima attenzione e impegno. Nessuno potrà contestare le prestazioni dei giocatori in questa situazione ma se Correia e compagni sapranno andare oltre avranno per sempre la gratitudine della città. Se questo gruppo-squadra dovesse riuscire a mantenere la categoria sul campo, nonostante tutte le scell eratezze della gestione americana, sarà un'impresa storica. Trieste non lo dimenticherà. - Come a Trapani, con una prova anche peggiore rispetto a quella offerta in terra siciliana, la Pallacanestro Trieste esce con le ossa rotte dalla trasferta in casa della Reyer Venezia. Come scrive Lorenzo Gatto, al Taliercio, nell'arco di quaranta minuti da incubo, la formazione di Jamion Christian si è arresa a un'avversaria che l'ha dominata senza mai lasciarle la possibilità di entrare nel match. Una sconfitta a Venezia poteva essere messa in preventivo, il modo in cui è arrivata pone però interrogativi sulla tenuta di Trieste al cospetto dei top team di questo campionato. GAP FISICO E MENTALE Il 103-71 del Taliercio rappresenta una sorta di sentenza per un finale di stagione regolare che condanna la Pallacanestro Trieste a lottare, stringendo i denti, per difendere l'attuale sesto posto dal ritorno della Unahotels Reggio Emilia e della Reyer Venezia. Di più, partendo da quello che si è visto domenica a Venezia, sembra difficile chiedere a questo gruppo. Che contro la Reyer ha perso prima ancora di scendere in campo, complice un atteggiamento remissivo e decisamente inadeguato rispetto alla cattiveria agonistica messa in campo dalla sua avversaria. La formazione di Spahjia ha fatto valere il suo strapotere fisico, mettendo grande aggressività difensiva, l'unica soluzione sarebbe stata quella di spingere la transizione cercando canestri nei primissimi secondi dell'azione senza dover attaccare la difesa schierata. Nell'unico momento della partita in cui è riuscita a correre, Trieste ha costruito buoni tiri ottenendo vantaggi e confezionando quel parziale che alla fine del secondo quarto, sembrava poter riaprire la partita. Ma è stato un fuoco di paglia che il time-out di Spahjia ha spento presto. Dopo il minuto di sospensione, Trieste ha ricominciato a non muovere la palla forzando situazioni in improduttivi uno contro uno. PASQUA DI RISCATTO Fare tesoro del passo falso rimediato a Venezia per affrontare con lo spirito giusto queste ultime quattro sfide di regular season. E allora, se riscatto dovrà essere, ci sarà bisogno di ritrovare la miglior Trieste nel prossimo match casalingo che sabato 19 aprile porterà la Dolomiti Energia Trento sul parquet del PalaRubini. Che Trieste non sia quella vista a Venezia lo dice la classifica: in casa, davanti al suo pubblico, la formazione di Jamion Christian saprà mettere in campo quella garra che è mancata al Taliercio. LA VOLATA FINALE Di positivo per Trieste, in un ultimo turno che non ha mancato di regalare sorprese, c'è la sconfitta della Bertram Tortona fermata sul campo del Banco di Sardegna Sassari. Un passo falso che tiene la formazione di De Raffaele al nono posto con quattro lunghezze di distacco (e lo scontro diretto a sfavore) nei confronti dei biancorossi. Nella parte bassa della classifica la sconfitta casalinga di Scafati contro Reggio Emilia assomiglia tanto a una sorta di condanna anticipata per la formazione campana, scivolata a meno quattro dal terzetto firmato da Cremona, Varese e Napol
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Venerdì Milan che massacra l'Udinese, anche se direi che una rondine non fa primavera...Conceicao ha trovato la quadra? Io direi piuttosto che ha valso più l'effetto sorpresa e che contro un'Udinese rimaneggiata può funzionare, ma contro altre squadre non so.... Inter discreta contro il Cagliari, ma sembra proprio che quest'anno non si riesca a porre rimedio alle incertezze difensive. Ottimo Arnautovic, che se non ha problemi fisici (molto frequenti) dimostra ancora di essere utile. Atalanta e Juve vincenti, in questo momento le più serie candidate ad andare in CL. Derby di Roma abbastanza imbarazzante...in campo, con tutte quelle sceneggiate al limite del ridicolo (da una parte e dall'altra)....e fuori dal campo, in cui si è vista una battaglia tra trogloditi medievali. E' incredibile come attorno ad uno sport riescano a crearsi certi fenomeni...fosse per me, lascerei che si scannino, senza però concedergli soccorsi medici. Selezione naturale e via. Non ho visto il Napoli stasera, ma è un 3-0 che mantiene il discorso campionato più vivo che mai. Ammetto che speravo in un allungo in queste 2 giornate, andare a +5 avrebbe concesso un po' di turnover in vista delle partite con Bayern e con il Milan...invece sarà dura, speriamo non ci siano infortuni.
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Io non sono certo fan del bicchiere mezzo pieno, ma io non la vedo ancora così tragica. Chiaramente non conosco i dettagli, ma mi sembra di capire che qualcuno deve pagare entro mercoledì...e mancano ancora 2 giorni. Per me alla fine qualcuno paga, la dò al 70%.
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È vero. Confermo sia il titolo già assegnato che le retrocessioni assolutamente scontate. Ma in corsa per la Champions c'è il Forest, dunque per i suoi tifosi è il più bel campionato da quasi mezzo secolo Perciò snobbo la A, dove ormai guardo quasi solo il Milan, e mi vedo ogni settimana sia il Nottingham che, quando riesco, le sue rivali. Che gufo a più non posso. È sempre questione di punti di vista
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