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Ma certo che può scattare, ci mancherebbe altro, siamo tifosi. Però stiamo parlando di un giocatore che a fianco di qualche "mattana" ha anche saputo mettersi a servizio della squadra quando serviva oltre ad avere un talento smisurato (per le nostre latitudini).
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Bello vedere come quelli che alla vigilia sembravano spauracchi tipo Egbunu, zubcic o Pullen, nella realtà poi sono stati annichiliti facendoli sembrare dei mediocri... Ma non perché lo siano, ma semplicemente perché siamo parecchio forti! Per quanto riguarda Christian, diciamo che in linea di massima, sono in sintonia con GMarco, ma la famiglia non è che è arrivata sei mesi fa... Quando accetti un incarico sapendo che dietro c'è un progetto a lungo termine... Va beh dai... Lasciamo perdere... E Arcieri ha fatto benissimo a mandarlo in America, era lui che non doveva sognarsi di chiedere. Comunque grazie jamion e buona fortuna. Inviato dal mio motorola razr 40 utilizzando Tapatalk
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Da morodesede · Inviato
ricordo una foto anni fa in D, a Mira o Dolo chisse ricorda... una porta, giocatori in area, dietro la porta una rete non tanto alta e nessuna gradinata ma degli orti, un paio di galline bianche che razzolavano ed una signora con il fazzoletto in testa, china a raccogliere chissà cosa... la Triestina... -
Quoto da cima a fondo anche perché così a nome il programma del nuovo college di coach JC non è esattamente tra i top 30 (ma manco 50 prob…). A naso sembra chiaramente una scelta dettata da esigenze familiari
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Io penso che sia una situazione umana cui la risposta di Arcieri ha dato ...risposta. E penso che lo stato d'animo del coach in sala stampa e l'atteggiamento della squadra in campo siano stati più che sufficienti per fare capire che così è. Che quando la famiglia chiama devi scegliere e la scelta è stata fatta. Che non c'è altro da dire, ovvero che a Saule si poteva rispondere che il coach non è felice di lasciare Trieste, che si impegnerà fin in fondo, che la squadra e la società sono con lui. Ma tutto questo lo sappiamo già e Arcieri ha evitato al coach un ulteriore sofferenza, ha tutelato il team come sanno fare i grandi manager prendendosi la scimmia sulle proprie spalle con lo stile sobrio che ce l'ha reso autorevole e carismatico. E il coach lo ha ringraziato uscendo. Per me non è questione americana o triestina, è solo questione umana. Perché come nel caso di Fernandez anni fa, quando le cose sono così sorprendenti e apparentemente incoerenti, allora bisogna solo aver fiducia in chi queste scelte le fa a costo ci essere impopolare, e ne paga le conseguenze. Ciò in apparente incoerenza con quanto fatto fino a quel momento (tutti ci saremmo aspettati che JC restasse e la società lo stava contrattualizzando). Ma proprio in base a quanto fatto fino ad ora, sappiamo chi siano Arcieri e JC. Perché dovrebbero essere ora diversi da quegli uomini che avevamo apprezzato e conosciuto con così tanta difficoltà l'anno scorso?
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