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Da MangiafuocoMcrae · Inviato
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l’ipotesi Campogrande a Rimini sollevata non ricordo da chi va definitivamente archiviata dal momento che hanno preso Conti da Cremona
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Ross di sera, vittoria si spera..
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Questa la discussione per il match contro Napoli
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MERCOLEDÌ 2 APRILE 2025 - Cominciano a farsi concreti i movimenti in vista della prossima stagione. Trattative che non riguardano solo i giocatori, ma valgono naturalmente anche per gli allenatori perchè, arrivati ormai ad aprile, le società cominciano a programmare. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste, che già da qualche settimana ha messo sul tavolo la proposta di rinnovo per Jamion Christian, deve fare i conti con la concorrenza. Christian può cavalcare il momento e sfruttare i risultati positivi delle due ultime stagioni, il fatto di aver vinto in Europa gli regala grande visibilità, una notorietà garantitagli anche dalla sua costante presenza sui social network. Aspetti che lo rendono coach apprezzato e appetibile per le università americane. E' di questi giorni la voce di un possibile interessamento della Bryant University, nelle ultime settimane concreta anche la pista che porta verso Boston. Ciò che è certo, in questo momento, è che il coach ha in mano diverse alternative e può scegliere il suo futuro. Come abbiamo già raccontato subito dopo il match giocato dalla Pallacanestro Trieste contro Scafati, Jamion Christian però non ha ancora deciso nulla e preferisce concentrarsi sul presente. C'è un campionato in corso, c'è una stagione da concludere nel migliore dei modi, c'è un gruppo di ragazzi ai quali è molto legato e con il quale, nei prossimi mesi, vuole togliersi ancora tante soddisfazioni. E a proposito di soddisfazioni da togliersi, il match che domenica 6 aprile porterà Napoli sul parquet del PalaRubini è di quelli da prendere con le molle. Perché la formazione partenopea ha un organico di tutto rispetto e perché è reduce da risultati di prestigio che confermano la qualità del suo roster. Non ultima la sfida che lunedì sera, nel posticipo della nona di ritorno, l'ha vista piegare la resistenza dell'Armani Milano recuperando uno svantaggio pesante con una veemente rimonta e un ultimo quarto da incorniciare. Una partita nella quale potrebbe fare ritorno Colbey Ross, ormai in rampa di lancio per il rientro in campo dopo l'operazione al pollice della mano destra dello scorso 7 febbraio. Il periodo di recupero, fissato tra 45 e 60 giorni, è ormai in scadenza: domenica prossima infatti saranno passati 58 giorni dall'intervento per cui il play tornerà a disposizione dello staff tecnico biancorosso. Ross si allena regolarmente ormai da più di una settimana, fisicamente è a posto ed è pronto e carico per tornare ed essere un fattore in questa parte finale della stagione regolare nella quale Trieste cercherà di blindare l'accesso ai playoff. - «Sono pienamente consapevole e mi prendo le responsabilità dell'errore commesso e delle sue conseguenze. Trieste è per me una seconda casa e questa situazione mi fa molto male ma darò tutto me stesso per far crescere la Triestina e rimediare a questi errori». Come scrive oggi Ciro Esposito, era il 24 febbraio scorso quando il presidente Ben Rosenzweig si è preso pubblicamente la responsabilità delle inadempienze nei pagamenti con scadenza federale il 16 febbraio. Qualche giorno dopo sono arrivati i quattro punti di penalizzazione e anche la squadra in campo ha cominciato a zoppicare. Ora mancano due settimane a un'altra scadenza federale quella del 16 aprile. Le mosse del presidente Cosa è successo finora si chiedono i tifosi e la città? E soprattutto quali sono le prospettive per il presente e il futuro dell'Unione? Ben Rosenzweig, come da lui stesso preannunciato, si è messo alla ricerca di nuovi investitori e lo stesso ha fatto l'altro yankee del gruppo di lavoro alabardato il direttore generale Alex Menta. Ebbene qualcosa si sarebbe mosso. Anzi più di qualcosa, tanto che i legali delle parti sarebbero al lavoro ed entro questa settimana sarebbe prevista la dead line anche formale. Il possibile closing L'operazione nella prima fase dovrebbe essere sottoscritta con lettere d'intenti per perfezionare poi l'affare a distanza di circa un mese. È previsto un robusto ingresso nel fondo Lbk Capital (di fatto la maggioranza dell'investimento anche se trattandosi di fondi non ci sono quote) di nuovi investitori ma resteranno nel fondo anche quelli che hanno garantito finora alla Triestina, di proprietà di Lbk, il plurimilionario apporto consumato nella gestione non esemplare dell'ultimo anno e mezzo. Un chip di rilievo dovrebbe essere anche garantito da Ben Rosenzweig, e l'intenzione degli entranti, sarebbe di confermare il business-man americano alla presidenza della Triestina. Se l'operazione andrà in porto farà parte del progetto pure il direttore generale Alex Menta ma il punto di riferimento con ampi poteri al vertice del settore tecnico sarà Daniele Delli Carri che ha conquistato la fiducia di tutti in questi mesi di duro e serio lavoro. La governance Nessuno stravolgimento in vista in questa fase nell'area amministrativa-organizzativa composta dall'ad Sebastiano Stella e dal segretario generale Antonino Minutoli. Nel frattempo l'attuale gestione amministrativa sta lavorando in vista gli adempimenti del 16 aprile. La scadenza federale Il primo tassello è stato quello di chiedere e ottenere una proroga di 6 mesi della scadenza del finanziamento (il 15 aprile) concesso in autunno dalla Craft LLC alla Triestina (con il pegno delle azioni in garanzia). Si tratta di 2,5 milioni che sarebbero stati un'ulteriore zavorra per le casse societarie. I circa 500 mila euro di Irpef non versata (e 97.000 di imposte sugli incentivi all'esodo) entro il 16 febbraio sono stati coperti attraverso una compensazione con crediti d'imposta vantati dalla Triestina nei confronti dell'erario e con la concessione di una rateizzazione del debito. La dead line imminente del "rimpasto" del fondo LBK è finalizzata a poter disporre in tempo per le scadenze federali della liquidità necessaria per saldare i circa 483 mila euro di contributi INPS non versati nella "sessione incriminata" e 1,4 milioni indispensabili per non incorrere in un ulteriore e fatale inadempienza. Si tratta degli emolumenti (comprensivi di Irpef e contributi) maturati dai tesserati nel mese di febbraio, mentre marzo e aprile vanno saldati entro il 4 giugno. Il progetto da definire Insomma in società sono ragionevolmente convinti che l'ostacolo del 16 aprile possa essere superato. La strada imboccata sembra indirizzata dunque verso una soluzione della crisi di liquidità ma il condizionale, quando si tratta di operazioni finanziarie e riassetti societari, è d'obbligo. Se non ci saranno intoppi, nel mese di maggio sarà messo a punto il progetto di ripartenza (si auspica facendo tesoro degli errori macroscopici commessi) anche se è del tutto evidente come qualunque previsione e budget sia condizionato dai risultati sul campo della squadra. Il mantenimento della categoria dei ragazzi di Tesser è la priorità. E su questo obiettivo è bene che si concentrino gli sforzi di tutti.
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