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    • MARTEDÌ 18 MARZO 2025 Si conferma complicata, a otto giornate dal termine della stagione regolare, la rincorsa della Pallacanestro Trieste ai play-off. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la sconfitta di Trapani e i contemporanei successi di Reggio Emilia a Varese, di Tortona a Scafati e di Venezia in casa contro la Vanoli Cremona, compattano una classifica nella quale la formazione di Jamion Christian è tornata al settimo posto. A quota 26 punti, pari merito con Tortona (con la quale ha gli scontri diretti a favore) e con due soli punti di vantaggio sulla nona in classifica, quella Reyer Venezia che sta viaggiando ad altissima velocità e continua a recuperare posizioni. IL PROSSIMO TURNO Impegnata nell'anticipo di sabato 22 marzo contro la Segafredo Bologna, PalaRubini con palla a due alle 20, Trieste affronta i rischi di una giornata che potrebbe, per la prima volta in stagione, vederla uscire dalle prime otto della classifica. Solo un'ipotesi perché oltre a segnare il passo contro la Segafredo, Trieste dovrebbe vedere la Reyer Venezia passare sul non facile parquet di Reggio Emilia. VERSO BOLOGNA Sarà una settimana particolarmente intensa quella che accompagnerà i biancorossi al match in programma contro la Virtus. Squadra che lavorerà sulle indicazioni del match giocato e perso a Trapani, con l'obiettivo di resettare e ripartire con fiducia. Fondamentale, in questa lunga volata che accompagnerà le squadre alla conquista dei play-off, sarà ritrovare i giocatori che nelle ultime settimane hanno segnato il passo costringendo coach Jamion Christian a modificare in corsa l'assetto della squadra. E a proposito degli assenti, è arrivato ieri il comunicato della società circa le condizioni dei giocatori infortunati. LA NOTA «Denzel Valentine sarà pienamente reintegrato negli allenamenti in questa settimana e, salvo imprevisti, è previsto il suo ritorno in campo sabato sera in occasione della sfida con la Virtus Bologna. Colbey Ross, reduce da un intervento al pollice della mano destra, sta gradualmente intensificando il lavoro e si prevede che possa riprendere a partecipare agli allenamenti entro la prossima settimana. Verrà fornito un aggiornamento più preciso sul suo rientro in squadra nei prossimi giorni, in base ai suoi progressi sul campo. Per quanto riguarda Justin Reyes: il giocatore è stato tenuto a riposo precauzionale nella partita con Trapani a causa di un lieve fastidio al ginocchio destro, ma si prevede che sarà regolarmente disponibile per la sfida di sabato con la Virtus». LA SQUALIFICA Un turno di squalifica è stato comminato a Jamion Christian, dopo il match di Trapani, per comportamento protestatario che ne comportava l'espulsione. Oltre al danno, per il coach è arrivata anche la beffa. Squalifica che il club convertirà pagando la multa per consentire al suo allenatore di essere al suo posto nel match contro la Virtus Bo - Come essersi scrollati un peso di dosso che cominciava a diventare sempre più ingombrante e fastidioso: è stata più o meno questa la sensazione della Triestina alla fine della sfida con la Pro Patria. Come scrive oggi Antonello Rodio, la gioia dei giocatori alabardati al gol decisivo e poi a fine partita la dice lunga su quanto fosse importante vincere per ritrovare un po' di serenità. Perché è vero che le vittorie sono tutte importanti e ciascuna vale tre punti, ma esistono anche successi che rappresentano veri e propri snodi cruciali della stagione, e quello di domenica contro i bustocchi può essere sicuramente definito tale. Sia chiaro, ancora non è stato fatto nulla, anzi, finisse adesso la stagione la Triestina andrebbe a giocarsi i playout con il Caldiero. E questo fa capire in che situazione si sarebbe cacciata l'Unione senza i tre punti di domenica, anche alla luce di un calendario tutt'altro che facile. UN FORTE SEGNALE Ma il segnale più forte dato da questa Unione, è aver dimostrato di saper vincere col carattere e col cuore, anche quando non sono supportati dalla brillantezza e dalla condizione fisica. Saperlo fare e venire a capo di gare così sporche, significa anche che i giocatori si sono calati pienamente nella lotta per la salvezza, sono disposti a lasciar da parte il fioretto e sguainare la sciabola, quando è necessario. E se la squadra ha saputo rientrare sui binari giusti dopo qualche pericolo di deragliamento, può essere solo merito di chi il convoglio lo guida, ovvero il mister. UN MOMENTO CHIAVE La Triestina targata Tesser ha dimostrato nei mesi scorsi di saper vincere con il bel gioco, creando parecchio contro squadre di qualsiasi tipo. Da qualche settimana invece la manovra si era un po' arrugginita. Un calo dovuto a un cumulo di fattori. Innanzitutto quello mentale: vedersi rifilare 4 punti di penalizzazione proprio in mezzo a due vittorie sfuggite in pieno recupero, una per un passaggio indietro sbagliato e una per un errore dal dischetto, ha avuto fisiologiche ripercussioni sulla serenità della squadra. Tesser ha parlato a ragione di tensione immotivata, ma si tratta di 8 punti persi in pochi giorni proprio quando l'affanno di una brillante rincorsa durata tre mesi cominciava a farsi sentire, per cui qualche conseguenza era inevitabile. STRINGERE I DENTI Tutto questo è capitato nel tour de force delle tre partite in una settimana, che già per una squadra di serie C sono difficili da digerire («Ancelotti si era lamentato delle 72 ore di distanza, figuriamoci noi che abbiamo giocato a 68 ore dalla gara di giovedì e non siamo certo abituati come quelli del Real», ha sottolineato Tesser). Il tutto con il corollario di un bel po' di guai fisici che hanno riguardato a turno prima Strizzolo, Silvestri, Balcot e Cortinovis, poi Ionita e Germano. Più altri acciacchi minori e perfino qualche squalifica. Insomma, turnover limitato proprio nel momento del bisogno, e giocatori in campo anche in condizioni precarie. Ma la Triestina ha saputo stringere i denti e non potendo tirare fuori il fioretto e la brillantezza fisica, ha vinto con la garra, la concentrazione e la grinta. E questa è una buona garanzia per il rush finale verso la salvezza. A patto che intanto la società stia facendo il suo dovere in vista della scadenza dei pagamenti di metà aprile
    • È certamente quel che ha pensato l'arbitro, ma rivedendolo mille volte non gli tira proprio niente. Lo abbraccia, palesemente, e sarebbe rigore perché l'abbraccio inizia col corner da battere ma prosegue a palla abbondantemente in gioco.
    • Ma le ultime partite sono state giocate male anche con Ionita in campo, E' sicuramente un giocatore molto importante per questa squadra, ma il calo di rendimento mi sembra proprio generale. Si creano pochissime occasioni da gol, si arriva raramente in area. Non so a causa di quale motivo. La difesa, per il momento, tiene comunque abbastanza bene.
    • Comunque niente è facile nemmeno per le prime della classe in questa fase del campionato. Nessuna delle due meritava di vincere, tanto macinare gioco ma senza lampi di luce. Il Mantova avrebbe vinto anche quest'anno a mani basse. Anzi quest'anno bastava meno. L'anno prossimo chissà...
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