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CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 17 MARZO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-17marzo2025.pdf
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LUNEDÌ 17 MARZO 2025 - I punti sono tutti uguali e tutti importanti. Ma per mille motivi quelli ottenuti ieri dalla Triestina sono forse più importanti degli altri. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", Mister Tesser, sotto questo aspetto, guarda sempre alla prossima partita, ma ammette che la gara con la Pro Patria era fondamentale: «Io dico che i punti più importanti sono sempre i prossimi da fare, però è vero che era una partita delicata. Questo perché ci siamo trovati in una situazione strana, dopo due vittorie sfumate per un soffio e una sconfitta dovuta all'approccio sbagliato in settimana. Ma soprattutto perché ci siamo arrivati senza grandi risorse fisiche. Dovevamo tirar fuori quelle nervose e caratteriali e i ragazzi l'hanno fatto e meritano un grande applauso. Era importante vincere e l'abbiamo vinta, anche con merito». Un successo che dovrebbe aiutare a riportare anche quella serenità che è un po' mancata la scorsa settimana: «C'è stata a mio parere una tensione assurda la settimana scorsa – spiega il tecnico –, perché venivamo da un periodo straordinariamente positivo. Dopo la non vittoria a Verona, i 4 punti di penalità e il successo sfiorato con la Pergolettese, è subentrata questa tensione senza motivo. Ovvio che la classifica non ci permette di essere sereni, ma per giocare bene a calcio bisogna avere serenità e giocare in fiducia». Tesser sottolinea soprattutto i tanti problemi fisici: «Oltre al fatto che era la terza partita in pochi giorni, va detto che D'Urso fino all'ultimo era in dubbio se venire in panchina, che Cortinovis si è allenato con la squadra appena da venerdì dopo tre settimane che non giocava, che Voca era la seconda o terza che giocava dall'inizio, e che abbiamo fatto in pratica mezzi allenamenti e quasi solo tattica visti i tempi ristretti. Adesso c'è bisogno di ricaricare un po' le batterie e recuperare giocatori perché c'è stato un grande impegno fisico. Conto che nel giro di un paio di settimane la squadra ritrovi l'intensità e la brillantezza che l'ha sempre contraddistinta in precedenza». Anche sul piano della costruzione Tesser ha visto ieri dei passi avanti: «Innanzitutto abbiamo rischiato solamente all'ultimo minuto, per il resto è sempre difficile affrontare squadre che ti aspettano basse, ma stavolta bisogna dire che abbiamo imbucato molto di più e qualcosa di più abbiamo sviluppato, anche se non siamo stati sempre precisi» - Sconfitta senza attenuanti sul campo di Trapani, la Pallacanestro Trieste volta pagina nella convinzione di poter derubricare il passo falso di sabato sera in Sicilia come un incidente di percorso. Come scrive Lorenzo Gatto, sabato 22 marzo, sul parquet del PalaRubini, ci sarà subito l'occasione del riscatto: contro la capolista Virtus Bologna, davanti a un palazzo che ancora una volta presenterà il colpo d'occhio delle grandi occasioni, capitan Deangeli e compagni avranno l'opportunità di riscattare il pesante passo falso rimediato in Sicilia. MATCH SENZA STORIA Quaranta minuti in cui, eccezion fatta per le prime battute nelle quali la sua avversaria ha fisiologicamente scaldato i motori, la formazione di Jamion Christian non è mai stata con la testa nella sfida. Un knockout tecnico arrivato non a causa delle assenze ma perchè, come ha onestamente sottolineato il coach al termine del match, Trieste non è riuscita a fare sul parquet nulla di quanto preparato in settimana. I COMPLIMENTI DEL COACH «Trapani ha eseguito il suo piano partita, sia in attacco che in difesa, in maniera impeccabile, mi sembra evidente che noi non ci siamo riusciti - il laconico giudizio di Jamion Christian -. Hanno giocato in maniera incredibile e a loro vanno i nostri complimenti, per quanto ci riguarda troppe palle perse hanno prodotto punti facili in transizione indirizzando la partita. E' questo - ha continuato il coach - l'aspetto sul quale ci concentreremo e lavoreremo in settimana per preparare il match di sabato prossimo contro la Virtus Bologna». LE STATISTICHE della debacle Se la prestazione monstre di Trapani ha consentito ai siciliani di sbriciolare i record di questa stagione aggiornandone anche alcuni del massimo campionato (eguagliati i 70 punti di Varese nei primi venti minuti e portato a 43 gli assist in una singola partita), la Pallacanestro Trieste deve valutare con la giusta attenzione la sua prova. Più che nella sostanza, quantomeno per quanto riguarda la forma perchè, forse per la prima volta in stagione, la formazione di Jamion Christian si è arresa senza lottare facendosi fagocitare dall'avversaria. Le 25 palle perse nel corso dei quaranta minuti sono state una spinta preziosa per la transizione trapanese, la difesa spenta e senza mordente una sorta di tappeto rosso srotolato alla batteria di tiratori a disposizione di Repesa. VERSO LA VIRTUS Per capire quale Pallacanestro Trieste sarà in campo contro la Segafredo Bologna, bisognerà affidarsi a una chiaroveggente e alla sua palla di cristallo. Colbey Ross, operato al pollice della mano destra il 7 febbraio scorso, è sparito dai radar biancorossi, su Denzel Valentine, infortunatosi ormai un mese fa a Torino nella semifinale di Coppa Italia contro la Dolomiti Energia Trento, non arrivano gli aggiornamenti promessi nel comunicato stampa dello scorso 21 febbraio. Su tutto regna il più assordante silenzio, reso ancora più paradossale dalla situazione di Justin Reyes. Improvvisamente tornato nel dimenticatoio dopo che, almeno all'apparenza, sembrava aver imboccato la strada di un definitivo recupero. Quaranta minuti di panchina a Trapani per problemi fisici o per scelta tecnica?
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Quoto la tua descrizione. La Pro non mi è sembrata così derelitta. Ho la sensazione che abbia giocato per vincerla e anche con una certa convinzione. Contrariamente ad altri, io ho temuto dato che arrivavano spesso primi sul pallone. Hanno avuto il torto di non riuscire a concludere mai pericolosamente anche per merito della nostra difesa. Quando le forze le sono venute meno abbiamo trovato quelle tre o quattro giocate da cui è uscito il gol. Strizzolo e Fiordilino i più deludenti, Voca invece non mi è dispiaciuto, D'Urso ha poca energia ma qualcosa di buono lo fa e soprattutto si fa vedere dai compagni. Occasione per dire che lo smarcamento non è l'attività preferita dai nostri. Una settimana più serena davanti per prepararsi al gran finale
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Per farla completa, aggiungo che il fallo andrebbe fischiato a fine azione lasciando finire l'azione a chi attacca per non far perdere quello che nel calcio si chiama "vantaggio". A quel punto, se l'azione termina con un canestro da 2 o da 3, i tiri liberi non servirebbero più, ma rimarrebbe solo la sanzione del fallo personale. E lo spettacolo non verrebbe penalizzato Il fischio immediato infatti si risolve in un doppio vantaggio per chi difende (azione interrotta e palla a lato) salvo stabilire la aleatoria volontarietà.
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È vero, ma se avessimo vinto in rosso non le avremmo tolte per nessun motivo, lo sai meglio di me.... Comunque amen, in nero abbiamo giocato e in nero abbiamo vinto, il che toglie ogni dubbio sul colore per la prossima gara A meno che la Giana non faccia come il Novara, che sapendo delle superstizioni di Tesser (che è stato la' per anni) ha deciso di non farci giocare in nero. E abbiamo vinto lo stesso, peraltro...
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