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Una frase tra le più belle e significative che ho letto quest'anno. La segnalo a Bruno che raccoglie le chicche del Forum. Hai sorvolato la palude di quegli anni e messo a fuoco con chiarezza le fasi salienti, dal sedere di D'Elia a quella promozione ottenuta senza quasi accorgerci. E non ultimo, hai compreso il senso del mio intervento, ti ringrazio
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Prendendo per vero l'interesse per Vallocchia mi sento di fare solo tre piccole considerazioni. La prima è che il giocatore è in scadenza a giugno, la seconda che Vallo è reatino e andare a giocare a Terni significherebbe grossomodo farlo a trenta chilometri da casa sua. A questo va detto che la Ternana è seconda nel girone a pari punti col Pescara ed è verosimile pensare ad un ritorno in B dei rossoverdi. Alla luce di ciò come operazione la vedrei facilmente fattibile e in tempi brevi. Poi chiaramente ci sono due fattori da tenere in considerazione che sono Tesser ma soprattutto la volontà del giocatore. Magari un rinnovo gli è stato proposto, di questo non ne ho idea, comunque sia personalmente non mi priverei di questo giocatore.
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Nel filmato che la società ha realizzato per gli auguri di Natale (peraltro molto simpatico e divertente) ho avuto l'impressione che Reyes non sia nemmeno a Trieste... Inviato dal mio motorola razr 40 utilizzando Tapatalk
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Infatti avevo ripreso la parola imbecilli dal tuo post, aggiungendo l'aggravante (o attenuante) del tasso alcolico per ricostruzioni sentite in questi anni da nostri concittadini che a malapena leggono il risultato sul giornale ma poi inondano i social di idiozie. Concordo sulla tua ricostruzione poco sopra perché, senza cadere nel vittimismo, in quegli anni cominciai a vedere il calcio con occhi diversi. Il calcio non era pulito neanche prima ma finché alle ingiustizie non ci sbatti contro, a quelle che subiscono gli altri non ci fai caso. Perdere un campionato nell'unica occasione in cui Schiraldi lascia un metro in più a Bonci (il sedere di D'Elia per me restò un evento secondario) da sportivo sai di doverlo accettare, perderlo perché ad ogni discesa di Cuccovillo fischiano rigore a favore della squadra del fratello del presidente della Lega (e poi della FIGC) no. Per quanto riguarda le penalizzazioni degli anni seguenti si potrebbe andare avanti per ore ma mi soffermo su alcuni aspetti. Un posto dapprima promesso poi all'ultimo negato in consiglio scatenò una reazione di De Riù che da quel momento in poi non fu più ben visto ai vertici della lega Calcio. Lo scandalo scommesse dell'86 scoppiò prima della fine del campionato coinvolgendo dirigenti e giocatori di varie squadre. Per noi l'unica partita sotto inchiesta fu lo 0-0 dell'andata alla Favorita per la quale Braghin fu condannato per omessa denuncia mentre Piedimonte fu assolto sia in primo grado che in appello. Nessun altro tesserato sotto inchiesta. Però portiamo a casa 5 punti di penalizzazione rovinando due campionati, 5 come Cagliari e Palermo ai quali squalificarono complessivamente una ventina tra dirigenti e giocatori. Nell'87-88, sempre per fatti avvenuti in quel campionato, ne prendiamo altri 5, il doppio quindi di Palermo e Cagliari ed uno in più di Udinese e Lazio le squadre più colpite dallo scandalo, per una intercettazione della GdF che indagava su tutt'altro. Indagine dalla quale il presidente uscì, se ben ricordo, indenne ma la cui telefonata con il presidente dell'Empoli alla vigilia di una partita poi persa fu girata alla procura sportiva probabilmente per colpirlo comunque in qualche modo. Ci sarebbe anche la spropositata squalifica a Rino Gandini in quel di Catanzaro ma mi fermo qui. Anzi proseguo, tornando al tema della discussione lanciata da Lungomare. La promozione dell'anno seguente fu davvero una liberazione dopo quelli che a mio avviso erano dei torti subiti. Promozione conquistata praticamente dallo stesso gruppo appena retrocesso, dopo un campionato tutto sommato scialbo, senza acuti, quando ormai non ci credeva quasi nessuno (a parte Forest immagino, poi gli chiedo 😄), con un cambio di passo avvenuto dopo il ritorno tra i pali di Gandini, dimenticato per troppo tempo in panchina, e recuperando nelle ultime 6 giornate punto su punto a Prato e Spezia fino alla festa di Ferrara.
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Sono d'accordo, infatti il tempo andrebbe fermato solo in situazioni ben definite dal regolamento.... intervento dei sanitari, sostituzioni, verifica VAR e interruzioni differenti dai falli di gioco. Per il resto basterebbe definire dei tempi di ripresa del gioco su punizioni e rimesse e farli rispettare sempre. Al 90° la partita termina quando la palla esce dal campo. I falli non fanno terminare l'ultima l'azione. Così si eviterebbe la discrezionalità dell' arbitro nell'assegnare i minuti di recupero. Insomma tutta roba che non accadrà mai.
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